L’acquisto di un’auto usata è ormai la prima scelta operata dalla maggior parte degli italiani: il risparmio rispetto ad una vettura nuova è notevole, e spesso l’esigenza di avere un mezzo di trasporto nel più breve tempo possibile spinge i consumatori a rivolgersi al mercato dell’usato.
Comprare un’auto usata da un privato o tramite una concessionaria è però sensibilmente diverso in termini di garanzia legale.
Se infatti acquistiamo la nostra auto presso un rivenditore, veniamo tutelati dalla legge tramite il Codice del Consumo. In breve, la concessionaria è obbligata a fornire una garanzia della durata di 12 o 24 mesi, e ogni contratto che non la contempli risulta nullo per legge; ad esempio la formula “visto e piaciuto” esclude la garanzia, ma di per sé è appunto senza valore legale.
Comprare l’auto da un privato può dare invece qualche problema. Il venditore privato non è infatti tenuto alla garanzia di cui sopra, ma in questi casi vengono applicati gli articoli da 1490 a 1490 del Codice Civile sulla garanzia per i vizi della cosa venduta. Lo stesso discorso vale per i lavoratori autonomi o per le aziende: le persone giuridiche non possono richiedere garanzia legale, che nasce piuttosto per tutelare privati cittadini. Il rischio però è che il venditore privato, che dovrebbe garantire l’idoneità dell’auto, non sia onesto; far valere i propri diritti in questi casi non è facile e per alcune cause potrebbero volerci addirittura degli anni.
Estensione della garanzia
Come abbiamo accennato, la garanzia legale che spetta di diritto qualora si acquisti un’auto usata da un professionista ha una durata che varia dai 12 ai 24 mesi. Sottolineiamo inoltre che tale garanzia non può essere omessa nel contratto di vendita.
Se però durante l’ultimo giorno di copertura della garanzia dovesse verificarsi un guasto non imputabile a ragioni di normale usura del mezzo, questo viene classificato come un difetto già presente ma probabilmente non evidente fino a quel momento. In tal caso il Codice del Consumo tutela l’acquirente con la possibilità di un’estensione della garanzia per ulteriori due mesi.
Cosa copre la garanzia e come farla valere
La garanzia legale copre qualunque guasto considerato non conforme al contratto di vendita. Attenzione: se dopo l’acquisto hai montato un impianto a gpl o a metano, la garanzia rischia di saltare perché dovresti dimostrare che il difetto riscontrato non sia dovuto ai lavori effettuati. Inoltre alcuni guasti sono considerati conformi al contratto, come ad esempio un tergicristallo che potrebbe saltare per semplice usura e non perché difettoso in precedenza.
In particolare il consumatore ha diritto alla riparazione e sostituzione dei pezzi danneggiati. Se però questi non risultano disponibili (è frequente nel caso di veicoli molto vecchi), si potrà richiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
Se il guasto si verifica entro sei mesi dall’acquisto, si presume che i difetti sussistessero già al momento della compravendita, e pertanto sono integralmente coperti dalla garanzia. In tutti i casi il difetto dovrà essere comunicato al venditore entro due mesi a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.