Tra le tante tasse e pagamenti legati all’automobile, una delle più discusse di sempre è senza dubbio il bollo auto. Si tratta di un’imposta che devono pagare tutti i proprietari di auto e moto, nella regione di residenza. Proprio perché si tratta di una tassa regionale, ogni ente prevede regole diverse per pagamento, esenzione e rimborso. Il rimborso del bollo auto non è una pratica molto diffusa e i casi in cui è concesso si contano sulle dita di una mano. Le procedure inoltre variano da regione a regione. In questo articolo ti illustriamo i casi in cui è previsto il rimborso bollo auto e la procedura da seguire per otternerlo.
Rimborso bollo auto: i casi in cui è possibile richiederlo
Il bollo auto è una tassa che devono pagare obbligatoriamente tutti i proprietari di auto o moto. La scadenza del bollo auto è indicata da ogni singola regione e il pagamento avviene solitamente in periodi ben precisi, in particolare entro il mese successivo al mese di immatricolazione del veicolo.
Sono davvero pochi i casi in cui è concesso il rimborso del bollo auto presso l’ACI, in particolare:
- pagamento errato oppure in eccesso;
- pagamento relativo al mancato rilascio del Certificato di Proprietà su pratiche respinte e non più ripresentate presso gli uffici competenti.
In alcune regioni italiane inoltre è possibile richiedere il rimborso del bollo anche in caso di rottamazione.
Rimborso bollo per auto rottamata, i casi regionali
In caso di rottamazione, le regioni Piemone, Lombardia, Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano consentono la pratica di rimborso bollo auto, con regole diverse.
Su tutto il territorio nazionale, comprese le regioni sopracitate, non è però possibile richiedere il rimborso in caso di vendita della propria automobile a concessionari o privati. Ciò significa che il nuovo proprietario dovrà pagare nuovamente la tassa, anche se questa era stata appena pagata dal venditore. Un consiglio per evitare di spendere soldi inutilmente? Vendere l’automobile a ridosso della scadenza naturale del bollo!
Moduli, richieste e tempistiche: come richiedere il rimborso
Vediamo nel dettaglio i singoli casi nelle regioni in cui è possibile chiedere il rimborso anche in caso di demolizione.
Piemonte
In Piemonte in caso di furto o rottamazione è possibile richiedere la compensazione o il rimborso. Nel primo caso l’importo viene stornato dal bollo sulla nuova auto. Il rimborso (o compensazione) è valido solo se il periodo in cui non si è goduto del possesso del veicolo sia superiore a quattro mesi. Non è valido infine per importi inferiori ai 17 €.
La domanda può essere presentata solamente in via telematica tramite Sistemapiemonte, portale Bolloweb.
Lombardia
Nella regione Lombarda il proprietario dell’auto deve compilare il modulo presente sul sito web regionale e presentarlo presso gli uffici indicati, accompagnato dalla fotocopia di un documento d’identità e della documentazione richiesta. La domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo al pagamento effettuato. É possibile presentarla online in caso di possesso di SPID, inviarla via posta ordinaria agli uffici autorizzati oppure via PEC.
Attenzione: l’importo del bollo deve essere superiore a 15,01€ pena l’annullamento del rimborso.
Veneto
Anche in Veneto c’è la possibilità di richiedere rimborso o compensazione, ma cambiano le tempistiche. Le richieste devono infatti pervenire entro 3 anni dal pagamento, e per importi superiori ai 30 €.
Occorre compilare l’apposito modulo con allegati e inviarlo via posta ordinaria, fax, PEC oppure presentarlo agli uffici di pratiche auto abilitate dalla Regione.
Trento e Bolzano
La soglia dei 30€ è valida anche per le province autonome di Trento e Bolzano, in cui è possibile chiedere il rimborso del bollo auto se il periodo non goduto è superiore ai 4 mesi. Le domande devono essere presentate direttamente alle agenzie autorizzate, via PEC o posta ordinaria.