Catene da neve: come montarle e quale scegliere?

Catene da neve

Quando si utilizza l’automobile durante le stagioni più fredde, occorre avere qualche accortezza in più. Infatti, oltre a viaggiare con maggiore prudenza, è opportuno ricordare di attrezzarsi per affrontare anche le nevicate o la presenza di ghiaccio sul manto stradale. Per farlo, gli automobilisti hanno due alternative: montare pneumatici invernali (“termici”) o quattro stagioni oppure dotarsi di catene da neve, da tenere sempre a bordo. In questo articolo ti illustriamo la normativa e la tipologia di catene disponibili.

Cosa dice il Codice della Strada

L’articolo 6 del Codice della Strada introdotto nel 2010, ha reso obbligatoria per automobili e mezzi pesanti la dotazione delle catene da neve su autostrade o superstrade, nel periodo che va dal 15 novembre al 15 aprile. Sulle altre reti stradali, invece, nello stesso arco temporale vige la normativa locale. In questo frangente è necessario verificare nelle singole località le direttive delle amministrazioni, per non incorrere in multe.

In ogni caso l’obbligo di pneumatici invernali o catene da neve è sempre segnalato da apposito cartello, che può essere a fondo blu (reti stradali ordinarie) o verde (autostrade). Il limite di velocità da osservare in caso di utilizzo delle catene è di 50 km/h.

Se per il periodo invernale si preferiscono le catene da neve, per evitare sanzioni da parte delle forze dell’ordine è importante averle sempre a bordo nell’arco di tempo indicato dal Codice della strada. L’importo delle multe in cui si può incorrere va dagli 80 ai 318 euro.

Per quanto riguarda i mezzi a due ruote, questi non possono circolare in presenza di neve o ghiaccio sul manto stradale.

Come montarle?

Per chi non utilizza pneumatici invernali o quattro stagioni sul proprio mezzo, ma predilige le catene da neve, è opportuno sapere quando è necessario utilizzarle. Le catene devono essere montate quando, a causa della neve o del ghiaccio, il controllo dell’auto non è più garantito. Il montaggio deve essere evitato nelle occasioni in cui lo strato di neve è molto sottile, quando non c’è ghiaccio o quando non si presenta nessuna delle due eventualità illustrate. In questi casi, infatti, il rischio maggiore è quello di danneggiare sia le gomme che il manto stradale.

Non è raro, comunque, che gli automobilisti per assicurarsi una tenuta maggiore optino per l’utilizzo combinato di pneumatici invernali e catene da neve. Questo avviene molto frequentemente nelle aree di montagna.

Prima di procedere all’acquisto e all’installazione delle catene da neve ci sono alcune valutazioni importanti da fare.

Innanzitutto è fondamentale utilizzare catene omologate (che rispettino l’omologazione CUNA NC 178-01 o O-Norm indicata dal Ministero dei trasporti) e di dimensione adatta agli pneumatici su cui vengono installate (riportata sul libretto). Il montaggio, inoltre, avviene con modalità diverse a seconda del tipo di mezzo: sulle automobili che hanno trazione o anteriore o posteriore e sui mezzi pesanti le catene devono essere montate solamente sulle ruote motrici. Sui mezzi 4×4, invece, devono essere installate su tutti e quattro gli pneumatici. L’applicazione delle catene è relativamente semplice, ma per farsi trovare pronti in caso di necessità, è bene fare prima delle prove.

 Quale tipo scegliere?

In commercio si trovano tre tipi di catene da neve, adatte alle diverse esigenze tecniche ed economiche dell’automobilista. Si distinguono per due caratteristiche, la struttura della maglia e il tensionamento:

  • modello “a rombo”, è la variante con il montaggio più semplice (tensionamento automatico: avviene quando l’auto va in marcia) e forse per questo motivo è anche quella più diffusa. Fascia di prezzo: 70 euro – 100 euro.
  • modello “a ragno”, è la versione più efficace, perché è adatta anche ai mezzi non catenabili ovvero quelli che hanno cerchi molto grandi. Il vantaggio è la facilità del montaggio (tensionamento automatico, aggancio esterno), ma non l’economicità. Fascia di prezzo: 150 euro – 500 euro.
  • modello “a scala”, nonostante si tratti della variante più economica, è anche quella più vecchia e dal montaggio più complicato (tensionamento manuale, occorre spostare l’auto avanti e indietro). Fascia di prezzo: a partire da 30 euro.