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Smarrimento targa auto: come fare

Tra le possibili sventure dell’automobilista, lo smarrimento della targa è sicuramente una delle più spiacevoli. Il furto (le targhe rubate ad esempio possono utilizzate per compiere atti illeciti, come rapine), un incidente o semplicemente lo smarrimento durante la guida a causa dell’allentamento o dell’usura dei supporti, possono essere le cause di questo inconveniente.

In ogni caso, quando ciò accade, è necessario correre subito ai ripari. Infatti il Codice della Strada (in particolare nell’articolo 102) impone la denuncia dello smarrimento. Circolare senza targa è vietato (articolo 100 del Codice della Strada) e rischioso, in quanto si è poi costretti a pagare multe dal costo abbastanza elevato (da 87 euro a 345 euro). Ma non solo: si incorre anche nel fermo dell’auto.

Come procedere

Per correre ai ripari è necessario innanzitutto effettuare la denuncia alla Polizia entro 48 ore dallo smarrimento effettivo.

Dopo 15 giorni, se non è ancora stata ritrovata la targa, ci si deve recare ad uno Sportello Territoriale dell’Automobilistca (STA) oppure all’ACI e presentare tutta la documentazione per ottenere la targa nuova. Chi può occuparsi di queste procedure? L’intestatario dell’auto o una persona incaricata (con relativi documenti).

Dopo la denuncia, in attesa della targa nuova, è possibile circolare comunque con la propria auto. Per farlo è obbligatorio apporre un pannello sostitutivo con fondo bianco (delle stesse dimensioni della targa originaria) che riporti l’esatta sequenza alfanumerica della targa smarrita.

La documentazione necessaria

Per procedere nell’iter burocratico, la documentazione necessaria per il rilascio della nuova targa e del nuovo Documento Unico (D.U., è entrato in vigore a maggio 2020: si tratta di un unico foglio che riunisce il Certificato di Proprietà, la Carta di Circolazione, i dati tecnici e di intestazione del veicolo e le informazioni sulla situazione giuridica del mezzo) è la seguente:

  • modulo di istanza unificata (Domanda di rilascio del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà relativo ai veicoli a motore e loro rimorchi, disponibile al seguente link);
  • Documento Unico di Circolazione e Proprietà o – nel caso non si fosse in possesso del nuovo D.U. – la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà (C.D.P.) che infatti sono comunque validi;
  • denuncia di smarrimento resa alla Polizia;
  • eventuale targa rimasta;
  • fotocopia della carta d’identità dell’intestatario;
  • codice fiscale dell’intestatario;
  • certificato di residenza dell’intestatario nel caso questa non fosse riportata in modo esplicito sul documento oppure se il soggetto è un italiano residente all’estero;
  • copia del permesso di soggiorno dell’intestatario se è un cittadino extracomunitario;
  • dichiarazione sostitutiva che attesti la sede della persona giuridica nel caso in cui l’intestatario sia una persona giuridica;
  • attestazioni/ricevute dei pagamenti dovuti, che illustreremo nel paragrafo successivo.

Costi

Ottenere una nuova targa è una procedura abbastanza onerosa. Infatti le spese da sostenere si aggirano intorno ai 150 euro, così suddivise:

  • emolumenti ACI: 27 euro;
  • imposta di bollo: 32 euro;
  • diritti DT: 10,20 euro;
  • imposta di bollo per reimmatricolazione: 32 euro;
  • costo targa nuova: 40-45 euro circa (il costo varia in base al formato della targa e in base alla provincia di residenza, stabilito dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri).

Queste spese possono essere a carico dall’assicurazione, nel caso in cui lo smarrimento della targa sia compreso nella copertura assicurativa scelta. Ecco perchè è importante valutare sempre con cura la scelta dell’assicurazione e il tipo di polizza da sottoscrivere.

Tempi di attesa

Il tempo di attesa fisso è di 15 giorni, seguenti la denuncia. A questi si aggiungono i giorni di attesa per l’espletamento delle pratiche burocratiche: solitamente si tratta di altri 10 giorni circa. Trascorsi i tempi burocratici (circa 25 giorni) la targa dovrà essere ritirata dall’intestatario dell’auto direttamente presso le autorità competenti.

È possibile demandare l’adempimento di queste pratiche ad un’Agenzia di pratiche automobilistiche, tenendo in considerazione che si tratta comunque di un costo che andrà ad aggiungersi alle spese totali.

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