La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha dato il via agli ecobonus 2022 e sin da subito si temeva un intenso “click day” con esaurimento dei fondi per le vetture nella classe di emissioni 61-135 g/km. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM sugli incentivi auto 2022 gli interessati potevano già recarsi in concessionaria per sottoscrivere il contratto di acquisto del veicolo (o confermare i pre-contratti stipulati nelle scorse settimane).
Da ieri, 25 maggio, i rivenditori hanno formalmente potuto prenotare i contributi tramite l’apposita piattaforma del Ministero dello Sviluppo Economico, dopodiché avranno 180 giorni di tempo per confermare l’operazione comunicando il numero di targa del mezzo acquistato con il bonus statale. Una circolare del MISE recante comunicazioni operative sugli incentivi ha specificato che al momento della prenotazione, allo scopo di accertare la sussistenza dei requisiti previsti per la concessione dei contributi, sarà obbligatorio riportare alcune informazioni mediante moduli compilati e sottoscritti dagli acquirenti e inseriti sulla piattaforma dai rivenditori. Questi moduli, si dovranno dunque consegnare in concessionaria alla firma del contratto.
IL CLICK DAY
INCENTIVI AUTO 2022: COSA SI PUÒ COMPRARE?
Riepiloghiamo brevemente tutti i dettagli sugli incentivi auto 2022. Per ognuno degli anni 2022, 2023 e 2024 (ma l’Ecobonus ci sarà fino al 2030) sono stati stanziati 650 milioni di euro così ripartiti:
LE CATEGORIE 0-20 E 21-60 G/KM – Gli incentivi saranno, come di consueto, suddivisi in “soglie” di emissioni, calcolate in grammi di CO2 su km. Per i veicoli elettrici, che quindi rientrano nella fascia 0-20 g/km, il decreto prevede 220 milioni nel 2022. Il contributo complessivo è di 5.000 euro erogabile in caso di rottamazione di un veicolo di classe inferiore a Euro 5 (3.000 il contributo senza rottamazione). Il prezzo massimo del veicolo deve essere uguale o inferiore a 35.000 euro (a cui va aggiunta l’IVA). Per i veicoli che rientrano nella fascia di emissione 21-60 g/km, quindi le ibride plug-in, il decreto prevede una soglia di prezzo massima di 45.000 euro (a cui va aggiunta l’IVA), e un contributo di 4.000 euro in caso di rottamazione di un veicolo di classe inferiore a Euro 5 (2.000 senza veicolo da rottamare). In questo caso la copertura è di 225 milioni nel 2022.
LA CATEGORIA 61-135 G/KM – Infine, per i veicoli che rientrano nella classe di emissione 61-135 g/km, quindi le auto diesel e benzina euro 6, comprese quelle ibride “full” e ibride leggere, ma anche a metano e Gpl, è previsto un contributo massimo di 2.000 euro erogabile solo in caso di rottamazione di un mezzo di classe inferiore a Euro 5. Il prezzo massimo del veicolo è di 35.000 euro (a cui va aggiunta l’IVA). La copertura finanziaria per i veicoli appartenenti a questa classe di emissione è di 170 milioni di euro. In virtù di questa copertura finanziaria, è probabile che questi 170 milioni di euro durino poche settimane.
TENERE ALMENO UN ANNO – Da precisare che compratore deve tenere per almeno un anno l’auto comprata con gli incentivi e che, in caso di rottamazioni di un veicolo, questo deve essere intestato all’utente da almeno 12 mesi.
PER IL TRIENNIO – Gli incentivi 2022 finiranno il 31 dicembre, tuttavia il decreto del governo disciplina i contributi per un intero triennio (2022-2024), con le seguenti coperture: per i veicoli elettrici, che quindi rientrano nella fascia 0-20 g/km, il decreto prevede 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024; per le auto che ricadono nella fascia di emissione 21-60 g/km, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.