Se stai pensando di rottamare la tua vecchia automobile e acquistare un veicolo a ridotte emissioni, potrebbe essere il periodo ideale. Non solo infatti sul mercato trovi automobili sempre più ecologiche, ma lo Stato Italiano ha inoltre potenziato gli incentivi per la rottamazione e l’acquisto di auto più sostenibili. La situazione legata al Coronavirus ha purtroppo messo in ginocchio il mercato dell’automotive: per rilanciarlo, il Governo ha aumentato le risorse per finanziare il Bonus Rottamazione e un emendamento al Decreto Rilancio potrebbe introdurre nuove interessanti possibilità.
L’ecobonus
Già nel 2019 il Governo Italiano aveva messo a punto il Bonus Rottamazione che è stato riconfermato anche nel 2020, con la relativa legge di bilancio.
L’obiettivo principale di questa operazione è rendere il parco macchine dei cittadini italiani molto più eco-friendly, cercando di eliminare le vetture più inquinanti.
L’ecobonus è una somma di denaro che si ottiene quando si decide di rottamare un veicolo inquinante e acquistare un’automobile più green. Il suo importo varia a seconda delle emissioni del nuovo veicolo e alla presenza o meno di rottamazione. Nel dettaglio:
- acquisto di un veicolo con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km: bonus compreso tra 4000€ e 6000€, in base alla contemporanea rottamazione o meno;
- acquisto di un veicolo con emissioni comprese tra i 21 e i 70 g/km: bonus compreso tra i 1500 € e i 2500€, sempre in base alla contemporanea rottamazione o meno.
Il nuovo veicolo dovrà avere un prezzo di listino pari o inferiore ai 61000€ e dovrà essere acquistato entro il 31 dicembre 2021.
Quali documenti servono?
La procedura per ottenere il Bonus Rottamazione è semplice ed è gestita dal Concessionario in cui si acquista il nuovo veicolo oppure dall’azienda che si occuperà della rottamazione del vecchio veicolo. In ogni caso dovrete presentare la carta di circolazione del veicolo e il certificato di proprietà che attesti che siete i legittimi proprietari del veicolo.
Vi sarà poi rilasciato il Certificato di Rottamazione e verrà effettuata la cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico. Sarà poi il concessionario dove acquisterete il nuovo veicolo a richiedere bonus da sottrarre alla somma dell’automobile, previa presentazione del Certificato di Rottamazione.
Il bonus mobilità
In aggiunta all’Ecobonus, il Decreto Clima ha inoltre introdotto il cosiddetto “Bonus Mobilità” riservato a chi risiede nelle città e aree metropolitane più inquinate d’Italia che sono soggette alla procedura d’infrazione sull’inquinamento prevista dall’Unione Europea. Le città sono: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria.
In questo caso, è possibile rottamare veicoli appartenenti almeno alla classe Euro 3 e motocicli a due tempi di classe Euro 2 o Euro 3. La somma del bonus è pari a 1500 Euro per le automobili e 500 € per i motoveicoli. La somma però può essere utilizzata solo per acquistare mezzi di mobilità alternativa come biciclette o monopattini elettrici, oppure abbonamenti per il trasporto pubblico, entro 3 anni dalla richiesta.
Nuove risorse con il Decreto Rilancio
Il Decreto Rilancio varato nel 2020 ha introdotto una piccola novità per quanto riguarda il sostegno al settore automobilistico. L’Ecobonus è stato infatti rifinanziato con nuove risorse, aggiungendo 100 milioni in più rispetto ai precedenti 9 milioni.
Ulteriore incentivo di 4000 Euro?
Alcuni giorni fa, precisamente il 4 giugno 2020, i partiti politici Partito Democratico, Italia Viva e Leu hanno presentato un emendamento al Decreto Rilancio. La proposta riguarda gli incentivi per l’acquisto di un nuovo veicolo a basse emissioni. In particolare i parlamentari del gruppo propongono un bonus di 4000 € in caso di rottamazione di un veicolo di almeno 10 anni di età e l’acquisto di una nuova auto classe Euro 6 con emissioni di CO2 superiori ai 61 g/km.
Stato e concessionaria contribuirebbero in parti uguali all’incentivo con la somma di 2000 € per parte. Se l’emendamento verrà approvato, il bonus sarà valido dal 1° luglio e al 31 dicembre 2020.
Le possibilità di successo della modifica sono alte, in quanto anche l’opposizione al governo ha presentato un emendamento simile. È quindi probabile che possano essere creati nuovi incentivi, ma dovremo aspettare ancora qualche settimana per conoscerne peculiarità, requisiti, tempistiche e modalità di accesso precisi.