Auto a guida autonoma: sono sicure?

Auto a guida autonoma

Negli ultimi anni si è parlato spesso di auto a guida autonoma. Il progresso tecnologico procede a ritmi molto sostenuti, e le prime sperimentazioni sono già su strada. Nel 2019 il caso della donna investita e uccisa da un’auto Uber a guida autonoma ha però suscitato timori, preoccupazioni e dubbi: questo tipo di vettura è davvero sicura? Esiste una reale possibilità che in futuro prossimo queste auto circoleranno su strada senza problemi? Il dibattito è aperto: sia i detrattori che i sostenitori hanno ottime ragioni da vendere. In questo articolo cerchiamo di approfondire l’argomento e capire se le auto a guida autonoma sono realmente sicure.

Prima di tutto: sfatiamo un mito

Una premessa doverosa e necessaria: attualmente non esistono in circolazione auto a guida autonoma al 100% ma solamente sperimentazioni. L’autonomia di guida è divisa su 6 diversi livelli, a cui corrisponde un grado di autonomia e intervento del guidatore differenti. Al livello 1 troviamo vetture che vedono ancora un deciso (e necessario) intervento umano, mentre quando si arriverà al livello 6, il guidatore diventerà un semplice passeggero.

Ad oggi solamente pochi esemplari su strada arrivano ad un livello 3 di autonomia: l’auto a guida autonomia di fatto è ancora una sperimentazione. Ma studi e test continuano ed è lecito pensare che molto presto potremo vedere automobili autonome navigare su strade e autostrade.

Quel che è certo è che i vari studi hanno già dimostrato che le auto a guida autonoma sono molto sicure, nonostante questa idea si scontri con paure e timori diffusi tra la popolazione.

In cosa può fare la differenza un’auto con guida autonoma?

La sicurezza è proprio il punto chiave in cui un’automobile con guida autonoma può fare la differenza. Il sistema di sensori e visione a 360° consente infatti di avere sotto controllo tutte le prospettive e prevenire eventuali scontri e incidenti. Se infatti la maggior parte dei test ha già appurato che i sensori sono in grado di prevenire investimenti di pedoni o scontri grazie alle frenate automatiche, alcuni nodi sono ancora da sciogliere.

Innanzitutto il caso delle curve a gomito o comunque in casi in cui i sensori dell’auto entrano in azione troppo tardi: in questo caso le case automobilistiche devono ancora lavorare a un sistema realmente sicuro anche in questa evenienza.

Anche le condizioni atmosferiche possono compromettere il corretto funzionamento della vettura a guida autonoma. Le case automobilistiche sono attualmente al lavoro per migliorare anche questo aspetto: d’altronde anche in caso di presenza del guidatore, pioggia e nebbia riducono la sicurezza degli spostamenti.

Ultimo ma non meno importante aspetto riguarda la qualità dei sistemi e delle funzionalità automatiche. Se la sicurezza passa attraverso sofisticate tecnologie, queste devono essere messe al sicuro da eventuali attacchi hacker. In realtà gli sviluppatori hanno più volte ricordato che i sistemi di guida autonoma sono “chiusi” e predisposti ad evitare intrusioni. I sistemi notano infatti velocemente dati difformi dagli standard, mettendo in atto meccanismi di protezione che assicurano una guida tranquilla.

Quando la guida autonoma sarà realtà?

Come abbiamo ricordato all’inizio dell’articolo, ad oggi non esistono in circolazione esemplari di vetture a guida autonoma al 100%. Ma nel giro di pochi anni potremmo presto vederli e utilizzarli. Sono infatti gli stessi governi internazionali a chiedere alle case automobilistiche di accelerare gli sviluppi di questo settore. Un esempio? L’Unione Europea ha chiesto alle case di rendere la frenata automatica di emergenza di serie sulle nuove auto in produzione nei prossimi anni. È lecito quindi pensare che presto potremo guidare auto che renderanno la guida sicura e comoda. Riusciamo ad immaginarci, seduti al posto di guida senza toccare volante e pedali? Benvenuti nel futuro!

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