Le parole cartella esattoriale e fermo amministrativo fanno davvero paura. Si tratta di provvedimenti messi in atto in caso di mancato pagamento di imposte e possono cambiare la vita quotidiana. Il fermo amministrativo prevede infatti il divieto di circolazione di un veicolo. Ma attenzione, tutto si può risolvere. In questo articolo ti spieghiamo per filo e per segno che cos’è il fermo amministrativo, chi lo notifica e lo attua e soprattutto i modi per revocarlo.
Il fermo amministrativo è un atto attraverso cui gli Enti competenti bloccano di fatto un bene mobile iscritto nei pubblici registri. Il caso più diffuso è proprio il fermo amministrativo di un autoveicolo.
L’atto è stato definito dall’articolo 86 del D.P.R. n. 602 del 1973 e compare come sanzione accessoria prevista dal Codice della Strada.
Non solo: il DPR 602/1973 considera il fermo come una forma di riscossione coattiva in caso di impossibilità di pignoramento. Un ulteriore aggiornamento arriva con l’articolo 3 della legge 248/2005 che ha reso il fermo amministrativo l’atto preliminare all’espropriazione forzata da parte del concessionario di riscossione del tributi.
Il fermo amministrativo si attua quando il proprietario del veicolo è debitore nei confronti di un ente e non provvede quindi ai pagamenti richiesti, anche dopo i dovuti solleciti. Questo provvedimento può essere richiesto da Amministrazioni Comunali, Enti Regionali o Statali, INPS e viene messo in atto dai concessionari della riscossione, attualmente parliamo dunque di Equitalia.
Il fermo amministrativo è una procedura attivata in caso di mancati pagamenti di IVA, IRPEF, Bollo Auto e crediti di varia natura.
Una volta ricevuta la temuta cartella esattoriale, il debitore ha 60 giorni di tempo per effettuare il pagamento e quindi mettersi in regola. Se trascorso questo periodo il debitore non ha provveduto e il debito supera l’importo di 800 €, l’ente che ha emesso la cartella può attivare procedure cautelari tra cui il fermo amministrativo. Verrà dunque inviata una notifica di preavviso dell’atto.
Attenzione: se il debitore provvede a saldare il pagamento entro 30 giorni dalla notifica di preavviso, questa misura cautelare decade e il problema di fatto è risolto. In caso contrario si procede all’iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico.
L’importo del debito incide sull’entità del fermo. In particolare:
Una volta che il veicolo (o i veicoli) sono sottoposti al fermo e iscritti al PRA, ci sono una serie di regole da seguire, pena sanzioni pecuniarie molto salate:
Se il debitore non provvede al pagamento, il concessionario di riscossione potrà vendere il veicolo in maniera forzata.
Proprio perché è comunque possibile acquistare un veicolo anche se sottoposto a fermo amministrativo, bisogna porre particolare attenzione in quanto il divieto di circolazione è valido anche se il proprietario dell’auto cambia.
Ti consigliamo quindi di verificare se l’automobile che intendi acquistare è sottoposta o meno al fermo. La procedura è molto semplice in quanto basta usufruire del servizio online di ACI. Per avere invece informazioni complete sul fermo legato al veicolo, occorre richiedere una visura della targa al PRA, a una delegazione ACI o un’agenzia di pratiche auto.
Come ti abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, è comunque possibile revocare il fermo amministrativo. Il pagamento dell’importo dovuto risolve di fatto la situazione, ma per la cancellazione dell’atto dal Pubblico Registro Automobilistico le regole sono diverse a seconda della data di iscrizione dell’atto. Il Decreto Legislativo n. 98/2017 ha introdotto sostanziali novità per i fermi successivi al 1° Gennaio 2020.
Se un fermo amministrativo è stato iscritto nel PRA in date successive al 1° Gennaio 2020, una volta che il debitore avrà effettuato il pagamento, l’Agenzia di Riscossione provvederà automaticamente a comunicare l’atto al PRA. La cancellazione del fermo è quindi automatica.
Per tutti i fermi amministrativi iscritti nel PRA in date precedenti al 1° Gennaio 2020, restano invece in vigore le seguenti regole:
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