Ogni anno si registrano in Italia centinaia di incidenti stradali, dai contatti più lievi alle gravi tragedie. In questo articolo fremo riferimento agli incidenti del primo tipo: episodi per i quali molto spesso di approda alla cosiddetta “constatazione amichevole”, ovvero ad un accordo tra le parti coinvolte nel sinistro, stipulato “in diretta” nel luogo stesso dell’incidente. Si tratta di compilare un modulo di colore blu riconosciuto con la sigla CAI (che sta giustappunto per Constatazione Amichevole Incidente) oppure CID (Convenzione Indennizzo Diretto). Ma andiamo con ordine e proviamo ad elencare almeno cinque cose utili da sapere per fare una corretta constatazione amichevole.
Prima ancora di tirare fuori il foglio blu, la cosa più importante da fare in caso di incedente è: mantenere la calma. Farsi trovare pronti, preparati e reattivi ad un confronto con il secondo guidatore e ricostruire insieme e in tutta onestà le dinamiche dell’accaduto.
Compilare il documento è tutto sommato qualcosa di abbastanza immediato ed intuitivo. La prima parte prevede l’inserimento di dati personali, le generalità del guidatore, del veicolo e della situazione verificatasi. Le voci dunque sono: data e luogo del sinistro, numero degli eventuali feriti, entità dei danni materiali ai mezzi coinvolti, testimoni utili a ricostruire la scena. Si prosegue poi con una decina di dati relativi a ciascun veicolo: targhe, compagnia assicurativa etc. Nota: questa procedura non vale se ad essere coinvolti sono dei ciclomotori.
Ora, vi starete chiedendo: a cosa serve questo foglio? Come concretamente può essere utile a risolvere la questione? Diciamo che – inviato direttamente alle agenzie assicurative – il CID va a velocizzare di molto le pratiche burocratiche legate al sinistro.
Il foglio blu, poi, prevede l’impegno da parte di ambo le parti a liquidare i danni in un tempo prestabilito, minore rispetto a quello che si dovrebbe aspettare senza CID. Quest’ultimo infatti è una “Convenzione” alla quale aderiscono ormai buona parte delle Assicurazioni, che fa sì che i danni a cose vengano saldati entro 30 giorni dall’accaduto mentre i danni alle persone non oltre i 45 giorni dal sinistro. Qualora voleste fare un contro “fuori dai parametri di tale convenzione”, le tempistiche prevederebbero 60 giorni per appianare la situazione dal punto di vista dei danni agli oggetti e 90 giorni per quanto riguarda le lesioni a persone.
Un’altra cosa da segnare è il coinvolgimento o meno delle autorità nel (soc)corso dell’incidente. In genere il CID è un metodo per evitare situazioni del genere, ma ovviamente tutto dipende dalla gravità del sinistro (se ad esempio è stato necessario l’intervento di una o più pattuglie per bloccare a strada).
A suggellare il tutto una cosa che non dovete dimenticare nella stesura del CID è di apporre le rispettive firme! In tal senso però state sempre attenti a quello che firmate: rileggete con attenzione e verificate che il documento sia quello ufficiale.
E se invece non ci fosse un accordo tra le parti? E’ comunque buona norma compilare lo stesso il foglio blu ma invece di constatazione amichevole risulterà una denuncia di sinistro, sulla quale sia andranno a fare accertamenti.
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