Il bollo auto è una tassa a tutti gli effetti, e si inquadra nella lista delle cosiddette tasse di proprietà. Ciò significa che va pagato obbligatoriamente e indipendentemente dall’utilizzo che si fa del bene a cui si applica (in questo caso l’auto).
In altre parole, anche se hai una macchina e non la usi devi pagare il bollo.
È possibile rinnovare il bollo auto entro e non oltre l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza prevista dall’ultimo bollo pagato, ed è possibile effettuare il versamento in ogni ufficio affiliato a Sisal o Lottomatica (quindi anche nelle tabaccherie convenzionate), nelle banche abilitate, in tutte le agenzie che svolgono pratiche auto, alle Poste e online collegandosi direttamente al sito dell’ACI.
La ricevuta va conservata almeno per 5 anni, e in caso di pagamento ritardatario si incorre in una mora che sarà tanto più alta quanto maggiore sarà il tempo di ritardo.
Se ti accorgi di aver superato il termine massimo per rinnovare il bollo puoi ricorrere al cosiddetto ravvedimento operoso, pratica che ti consente di saldare il tuo debito senza dover attendere la cartella esattoriale, pagando quindi meno di quanto pagheresti a seguito della notifica di Equitalia.
Sebbene i valori varino da regione a regione e di anno in anno, in linea di massima vige il principio per cui se paghi entro 14 giorni la mora sarà pari allo 0,1% del totale per ogni giorno di ritardo. Dopo il 14° giorno invece pagherai:
Se il periodo di ritardo supera l’anno solare, la sanzione è pari al 30% del valore originario, a cui vanno aggiunte le more che vengono calcolate su base semestrale e possono variare dall’1 al 2,5%.
Pagare senza ravvedimento può comportare una multa (alla quale vanno aggiunti gli interessi di mora) che varia dall’1 al 15% a seconda dei giorni di ritardo. Se non paghi entro tre mesi, dovrai mettere in conto di ricevere una cartella esattoriale da parte di Equitalia.
Nel caso in cui ci si ostini a non pagare il bollo auto, le conseguenze possono essere davvero amare.
L’ACI ha infatti facoltà di avviare un accertamento sulla situazione debitoria dell’automobilista, che se risulta non in regola con i pagamenti può incorrere alla cancellazione del proprio veicolo dal PRA (il Pubblico Registro Automobilistico).
In caso di reiterato mancato pagamento, la Motorizzazione può procedere al ritiro coatto della carta di circolazione e della targa del veicolo, previa intervento delle forze dell’ordine.
Quale che sia la posizione debitoria, questa può essere estinta in qualsiasi momento pagando tutti gli arretrati con le rispettive more: una ragione in più per essere sempre in regola con il pagamento del bollo ed evitare dolorosi alleggerimenti del portafogli.
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